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Il mensile on -line

Data 16/05/2007
 

Fumetterie di tutto il mondo, unitevi!

di Carlo Dutto

 

Dopo aver archiviato Comicon, la fiera del fumetto di Napoli che da nove anni delizia i palati degli aficionados delle nuvole parlanti, il 5 maggio giunge anche in Italia la Giornata del Fumetto Gratuito, la Free Comic Book Day, alla sua sesta edizione mondiale. Fumetterie di tutto il globo unite nella distribuzione gratuita di albi conosciuti e non, conditi da incontri con i demiurghi dei comics.  Nella piccola cornice di una fumetteria romana, a due passi dalla fermata metropolitana di Lucio Sestio, il fremente mondo degli appassionati si è raccolto con devota meraviglia a rendere omaggio a due tra i più titolati disegnatori contemporanei, due artisti delle pagine patinate degli albi della Marvel: il canadese Steve McNiven e il romano Andrea Di Vito. Ambedue con un passato nella casa editrice CrossGen, non si sono risparmiati, uniti da una naturale simpatia e disponibilità.

 

Lo spazio nella fumetteria è scarso, ma sufficiente per allestire un tavolino e, fuori programma, McNiven e Di Vito si siedono per iniziare la lunga maratona creativa. Una lunga fila eterogenea di giovani e meno giovani, orgogliosi nerd con occhiali a fondo di bottiglia, esperti del settore e giovani fumettari in attesa di poter avere un disegno originale dalle dita dei due disegnatori, si scambiano impressioni, giudizi, sentenze. McNiven, stanchissimo per il lungo tour italiano che lo ha visto protagonista preferisce disegnare Spiderman e Captain America. Di Vito, naturalmente, dà vita con passione alla granitica Cosa. Accanto ai due titolati e osannati disegnatori, alcuni talentuosi ragazzi del’ormai affermato GGStudio di Napoli, che hanno partecipato all’iniziativa, grazie alla precisione certosina delle matite e delle micromine, disegnando di tutto, dai supereroi, ai personaggi dei film cult di fantascienza, agli spartani di 300 , il fumetto che ha dato origine all’omonimo film recentemente uscito nelle sale italiane.

 

Una serie, quella di Civil War, pubblicata a partire dal marzo scorso in Italia dalla Panini Comic, snocciolata in sette albi, scritti dal veterano Mark Millar e caratterizzati dall’alto tasso di impegno politico. Al centro delle vicende, infatti, la decisione di appoggiare o meno l’Atto di Registrazione dei Supereroi (Il Super-Hero Registration Act) che consentirebbe al governo statunitense di registrare le identità personali di tutti gli individui dotati di superpoteri. Tra gli eroi favorevoli al decreto orwelliano, Iron Man, fortemente contrastato da un rivoluzionario Captain America, da sempre personaggio “contro”, che vede nella legge una violazione dei diritti civili. Spunto che ricorda l’incipit de Gli incredibili, il film d’animazione citato vistosamente anche dalla maglietta indossata da Steve McNiven durante l’incontro. Pura coincidenza? Per sapere da che parte stia lo stesso disegnatore, è sufficiente contare i disegni di Captain America che animano il pomeriggio da seduto “forzato” di Steve, che senza peli sulla lingua ammette “Captain America è sempre il mio preferito, non c’è dubbio!” – mentre il pennarello nero scorre sui fogli A4 diligentemente portati in robuste cartelle dai fans. Da Spiderman a Daredevil, da Miss Marvel a Mister Fantastic, dalla Donna Invisibile a Wolverine, passando per La Cosa e gli X-Men (neutrali rispetto alla scelta del decreto), una serie che abbraccia tutti i Supereroi, sviscerandone i caratteri attraverso le loro convinzioni politico-sociali. La domanda, lanciata dal sito della Marvel Italia divide sempre più: favorevoli o contrari al decreto di registrazione dei Supereroi? Intanto, nella fumetteria romana, dove una copia dell’edizione americana di Civil War viene venduta a dieci euro, Steve e Andrea non si risparmiano, regalando primi piani degli eroi della bidimensione,  preziosi consigli a giovani disegnatori e piccoli sogni-formato A4.

   
 
   
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