di Mariacristina Giovannini
Lavoratori interinali, collaboratori occasionali, Co. Co. Co. e Free Lance sono figure professionali caratterizzate da un tratto comune: l’esclusione dal sistema dei diritti e delle tutele.
Il 1998, è l’anno di nascita di tre iniziative sindacali volte proprio a garantire una rete di tutela e protezione sociale per il lavoratore atipico:
- Il NIDIL, Nuove Identità Del Lavoro, della Cgil - L’ALAI, Associazione Lavoratori Atipici e Interinali, della Cisl - Il CPO, Coordinamento per l’Occupazione, della Uil Queste tre associazioni fanno fronte comune per la definizione di precise norme giuridiche, che decretino i diritti e i doveri dei lavoratori con modalità contrattuali diverse dalla tradizionale assunzione.
La specificità di tale iniziativa è legata alla particolarità della relazione di lavoro contratta da un atipico. Si tratta, infatti, di una doppia relazione: con l’Azienda (o Agenzia Interinale) e con l’Impresa, in cui il lavoratore espleta in concreto la sua prestazione professionale.
Gli imperativi comuni delle tre sigle a tutela del lavoratore precario sono:
v Garanzie contro il licenziamento v Tutela durante la malattia e la maternità v Accesso al credito agevolato v Certificazione del percorso professionale v Chiarezza nella gestione del fondo Inps e soluzioni per pensioni integrative
NIDIL, ALAI e CPO, in sette anni di attività hanno siglato, a livello nazionale, più di cento accordi tra aziende del settore privato e organizzazioni sindacali.
Un’analisi delle iscrizioni a tali associazioni, rivela un’adesione temporanea e un continuo ricambio delle presenze. Questo dato trova ragione nella condizione intrinseca del lavoratore atipico, per il quale transitorietà e mobilità restano le parole d’ordine. |