Una notte con I Ratti della Sabina
di Mariacristina Giovannini Sabato, 24 marzo. È quasi mezzanotte. La Tenda Spazio Boario del Villaggio Globale di Roma è piena di gente. E altra ne arriva. Finché non attaccano le prime note dei Ratti della Sabina. Ed è una piccola magia. Tante poesie tutte da ballare, per una platea allegra e colorata, che canta a squarciagola e si lascia andare agli accordi della chitarra, del violino, della fisarmonica. “Dobbiamo far tremare la terra sotto i piedi” grida il vocalist, Roberto Billi, e il pubblico, instancabile, non se lo fa ripetere due volte. È una giostra di suoni, di sorrisi, di danze sfrenate. Tra le canzoni, molti brani dell’ultimo lavoro del gruppo, A passo lento (upr 2005), realizzato sotto la direzione artistica di Alessandro Finazzo della Bandabardò. Un invito a vivere in equilibrio col proprio ritmo interiore. A dare tempo ai propri sogni. Particolarmente interessante il connubio con la poesia di Gianni Rodari, che ritorna dopo l’esperienza del precedente Circobirò, in Dopo la pioggia e nella Rivoluzione, due testi da ascoltare con attenzione, insieme alla splendida Non fa paura la notte, nell’album interpretata con Raffaella Misiti, voce degli Acustimantico. Da questo concerto I Ratti della Sabina produrranno il loro primo live, e sarà un CD pieno di atmosfera, perché la serata ha emozionato tutti, sopra e sotto al palco, fino alla fine. Prossime date del tour: 31 marzo a Pescara, 5 aprile a Rende (CS), 7 aprile a Genova, 14 aprile a Firenze. Per info e contatti www.rattidellasabina.it. |